Berceto, Merdoso
Questo è uno degli itinerari classici della zona, che mette insieme due dei trail più belli della zona, sia al livello paesaggistico che al livello tecnico. Di questo giro propongo la mia versione con qualche divagazione.
La partenza è dal piazzale Fairbanks di Fanano, abituale ritrovo di tutti i biker della zona. La salita è comoda, tutta su strada asfaltata relativamente poco trafficata, si sale fino a Canevare, dove è possibile fare rifornimento d'acqua in una delle due fontane. Si prosegue fino al bivio per l'agriturismo La Palazza, seguendo le indicazioni degli impianti si può arrivare direttamente al lago della Ninfa, ma per mettere un po' di sterrato sotto le ruote, giriamo a destra la strada ci regala una fantastica veduta sulle prime pendici del Cimone. Percorriamo brevemente la strada che da Sestola porta al passo del Lupo per poi riprendere, poche centinaia di metri dopo la seggiovia del bike park, il sentiero che costeggia la strada fino passo Serre, con una splendida vista sul Cimone.
Proseguiamo nuovamente sulla strada asfaltata fino a raggiungere il giardino botanico Esperia, realizzato dalla sezione di Modena del CAI, riproduce vari habitat appenninici.
Proseguiamo fino al lago della Ninfa. la leggenda racconta di una bella ninfa, con occhi verdi smeraldo, che si mostrava ai cacciatori e li attirava a sé con il suo canto suadente e un ponte di cristallo, per poi farlo dissolvere e farli annegare. La sua perfidia era una punizione per un amore non corrisposto, imposta dal re dei gorghi. Il nome del lago deriva da questa figura leggendaria che continua a incantare e a distruggere chi si avventura sulle sue rive.
D'estate diventa una affollata attrazione turistica, grazie hai punti di ristoro oltre alla sua bellezza.
proseguiamo lungo la strada militare che porta fino alla stazione meteo dell'Aeronautica, noi l'abbandoneremo 2 tornanti dopo la fontana Bedini, dove conviene fare rifornimento d'acqua.
Si prosegue per una strada di servizio del comprensorio sciistico e per poi scendere al lago del Terzo, piccolo lago-torbiera, per intercettare il sentiero del Berceto (CAI439) nella sua parte iniziale, coperto di vegetazione spontanea e circondato dai pratoni d'alta quota.
La parte fuori dal bosco è molto panoramica e percorre i bordi del lago per poi tuffarsi nel bosco con un divertente sentiero, il cui preludio è una brusca curva a sinistra con una forte pendenza, con un certo grado di difficoltà. Il flow viene interrotto per il superamento di un ponticello crollato.
Si attraversa il sentiero CAI445 che porta al rifugio Taburri, ma è interrotto per frana. Se ne sconsiglia la percorrenza perché in base alle ultime informazioni sembra che la frana sia ancora attiva. Qui il paesaggio cambia, la faggeta lascia il posto ai pini.
A ridosso del periodo invernale capita di trovare il sentiero bloccato da qualche albero caduto, si arriva ad un tratto all’aperto poco sopra il borgo del Berceto, che permette di ammirare la valle di Felicarolo, cima Tauffi e tutto il crinale. Il borgo, abitato principalmente da pastori e agricoltori, è stato abbandonato intorno agli anni ‘60/’70 a causa della difficolta per raggiungerlo.
Qui vale la pena di perdere un po’ di tempo per esplorare le rovine del borgo e provare ad immaginare l’atmosfera del tempo, quando era ricco di vita e di attività umane.
Se ancora non lo si è fatto si consiglia di indossare le protezioni, perché qui il sentiero si fa tecnico, i tornanti e i tratti su roccia viva si susseguono, mettendo a dura prova i freni e gli pneumatici.
Il sentiero termina con il ponte sulla Rovinaccia, un breve tratto di saliscendi per sbucare al cimitero di Canevare. Un breve tratto su asfalto che ripercorre la strada fatta in salita fino a il Merdoso, secondo trail della giornata; più semplice ma anch’esso molto divertente, con numerosi passaggi su roccia, qualche tornante e qualche rilancio. Sbuchiamo nelle estreme propaggini di Fanano per poi raggiungere piazzale Fairbanks da dove abbiamo cominciato il giro.









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